Cappotto Termico A cosa Serve i Vantaggi
Negli ultimi anni siamo diventati molto attenti al risparmio energetico. Un po’ per la rinnovata sensibilità ecologica, un po’ per via degli aumenti sempre più elevati del gas metano da riscaldamento, abbiamo a cuore questa tematica.
In quest’ottica aumentano le richieste per il cappotto termico per la casa, sia interno che esterno, per isolare il proprio appartamento dal freddo d’inverno e dall’ eccessivo caldo in estate, ma anche dai rumori.
Il sistema di Isolamento termico a cappotto sull’ esterno dei fabbricati rappresenta, sia nelle ristrutturazione che nelle nuove costruzioni, una soluzione efficace ed efficiente. Dall’esigenza di definire e diffondere gli standard del sistema a cappotto di qualità è nato Cortexa, un consorzio che riunisce alcune aziende del settore.
Un cappotto ben eseguito su un edificio esistente aiuta a trattenere il calore d’inverno e il fresco d’estate, permettendo di ottenere una riduzione dei consumi anche fino al 60%. Secondo un’indagine condotta dal Politecnico di Milano, almeno il 15% degli edifici esistenti potrebbe avere convenienza dall’applicazione di un isolamento a cappotto. Si tratta sicuramente di un’ottima soluzione, ed è anche pratica: infatti, i lavori riguardano solo l’esterno dell’edificio, quindi non è necessario spostare mobili o intervenire all’interno della casa. Tuttavia, non è sempre praticabile: eventuali vincoli condominiali architettonici o ambientali ne limitano l’utilizzo.
Come si realizza
L’isolamento a cappotto esterno viene effettuato specialmente quando sono previsti lavori di ristrutturazione dell’edificio: può essere eseguito con il sistema a lastra o con l’utilizzo di un termo intonaco, ad esempio la Biocalce.
In entrambi i casi occorre procedere, dopo aver rimosso lo stato di intonaco esistente e ripulito il supporto in muratura, al fissaggio delle lastre isolanti in polistirene, gomma, sughero, lana di roccia o vetro, fibra di legno attaccate al muro tramite una colla speciale. Successivamente si applica una rete di armatura in fibra di vetro, che ha lo scopo di fare da supporto allo strato di intonaco esterno fissativo. AllA fine vengono stesi i prodotti di finitura o rivestimento per le pareti esterne.
Isolamento in intercapedine
a volte si può intervenire nelle intercapedini d’aria delle pareti esistenti (ad esempio, tra due strati di mattoni) riempiendole con un isolante (materiale come vermiculite, sughero, polistirene, vetro cellulare, argilla espansa) o liquido (come resina poliuretanica), verificando però lo spessore dello spazio e la resistenza alla pressione dei paramenti. Per scegliere una soluzione di questo tipo è necessario conoscere le caratteristiche della struttura o effettuare carotaggi. Ma anche valutare l’impatto di ponti termici, punti di intersezione in cui ci può essere dispersione, in corrispondenza di travi e pilastri.
Isolamento interno
Cappotto termico interno: si inizia rimuovendo le finiture preesistenti per preparare un fondo idoneo per usare il collante. Successivamente si passa all’applicazione, sulla faccia interna delle pareti perimetrali, dei pannelli composti da cartongesso e isolante (come polistirene, lana di roccia o vetro, fibra di legno). Questo sistema comporta costi di realizzazione più contenuti, ma bisogna stare attenti a evitare i rischi di condensa interna. Questa soluzione è quella più praticata per via dei vincoli architettonici presenti in molti centri abitati e per via delle resistenze di altri condomini.
Che cos’è un cappotto termico
Si tratta, per l’appunto, di un sistema di isolamento termico che è il risultato di una serie di componenti (pannelli isolanti di sughero, lana di roccia, calcio silicato, fibra di legno, polistirene espanso) e tecniche ben precise, che iniziano sempre da un “progetto” termo-igonometrico adeguato alla parete, evidenziando il tipo di materiale isolante più idoneo e il suo spessore, e si concretizzano con una corretta posa in opera che prevede determinate fasi:
- preparazione accurata del sottofondo della parte, dalla pulizia al consolidamento;
- applicazione della malta di incollaggio sui pannelli isolanti, con tecniche di distribuzione “perimetro punto” per evitare movimenti critici;
- posa delle lastre isolanti dal basso verso l’alto e a giunti sfalsati, dedicando particolare attenzione al preciso accostamento del pannelli tra loro, al fine di evitare punti di dispersione termica;
- scelta adeguata del tipo di tassello, se previsto;
- preparazione di ogni dettaglio costruttivo (rinforzi degli spigoli delle aperture, architravi…) attraverso l’impiego di paraspigoli e profili idonei, escludendo tassativamente elementi in lamiera zincata o preverniciata;
- applicazione della malta di armatura su tutta la superficie delle lastre isolanti con uno spessore adeguato tale da consentire il posizionamento della rete di armatura e il suo conseguente allettamento nella parte esterna dello strato;
- applicazione del rivestimento di finitura a spessore (intonaco sottile), il quale sigilla e protegge l’intero sistema, conferendo caratteristiche tecniche ed architettoniche. In questa fase, grazie alla tipologia del rivestimento e alle tecniche di lavorazione, si stabiliscono le qualità estetiche delle superfici. É consigliabile, inoltre, applicare di seguito uno strato di pitturazione, conferendo protezione maggiore alle intemperie. Nella scelta del colori risulta fondamentale considerare l’indice della riflessione della luce (nero assorbe, bianco riflette), per garantire integrità all’intero sistema.
Affinché un intervento di Isolamento termico a cappotto risulti efficace, tutte le componenti devono essere qualitativamente eccellenti e perfettamente integrate tra loro, proprietà garantite soltanto da sistemi certificati e collaudati. I vantaggi di un cappotto termico di qualità? Comfort abitativo, risparmio energetico e riduzione dei costi in bolletta.
Prezzi per l’installazione di un cappotto termico
varia dal tipo di soluzione scelta e dal materiale utilizzato per l’isolamento. Un cappotto esterno va da un minimo di 35 euro al mq più Iva e posa ad un massimo di 60 euro per un sistema a cappotto più traspirante con isolante minerale a base di vetro riciclato, fino ad arrivare a 65-75 euro/mq per una contropareteestema su orditura metallica con isolante da 10 centimetri in intercapedine e lastra in cemento fibrorinforzato avvitata.
dipende da vari fattori quali:
- isolante scelto;
- se si tratta di casa ancora da ristrutturare esternamente, quindi grezza, o già intonacata;
- spessore dell’ isolante;
Isolamento acustico
la realizzazione di un cappotto termico può essere legata anche al problema dell’ isolamento acustico, per quel che riguardai rumori che arrivano dalla strada o dagli appartamenti confinanti.
Le nostre case sono costantemente bombardate da suoni, rumori molesti che disturbano la vita quotidiana durante il giorno ed in special modo di notte, quando si dorme. Se siamo in procinto di effettuare una ristrutturazione, ma anche se non ci sono questi presupposti, possiamo pensare di ricorrere all’ isolamento acustico delle pareti, sia esterne che interne confinanti con un altro appartamento.
Si può effettuare un isolamento acustico contro il rumore da calpestio proveniente dai piani superiori oppure contro quello che facciamo noi posando l’isolante nel pavimento.
Contro il rumore aereo, contro quello degli impianti idrici (tubi, scarichi ecc) ed elettrici (rumore di funzionamento dei motori dei condizionatori) . Per abbattere il fastidio del chiacchiericcio dei vicini ed i rumori provenienti dalla strada.
Insomma l’isolamento acustico crea una barriera al mondo esterno evitandoci tutti i rumori molesti che tanto ci creano fastidio e stress.
Come si effettua l’isolamento acustico:
innanzitutto avviene la scelta del materiale, ricordando che il suono si propaga a diverse velocità a seconda del materiale conduttore:
- acciaio/alluminio/vetro 5000 m/s
- mattoni/cemento 4000 m/s
- plexiglass 1800 m/s
- acqua 1460 m/s
- sughero 500 m/s
- aria (secca con pressione normale a 15 gradi) 340 m/s
- gomma 40 m/s
Utilizziamo quindi la gomma, in alcuni casi il polistirene espanso, il miglior materiale fono isolante. Al pari di quello che accade nella posa di un cappotto termico, l’installazione avviene senza soluzione di continuità, evitando di lasciare scoperte piccole aree che così creerebbero “ponti acustici” favorendo il passaggio del rumore. I pannelli in gomma vengono installati alla parete con tasselli in pvc oppure su pavimenti e solai.